IL R.E.N.T.RI: PARTE A DICEMBRE IL NUOVO SISTEMA PER LA TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI
Il 15 giugno 2023 è entrato ufficialmente in vigore il R.E.N.T.RI, acronimo di Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei RIfiuti.
Il nuovo sistema prevede una completa condivisione e interconnessione telematica dei dati relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti con l’ISPRA (Istituto superiore per la ricerca ambientale), il Catasto e gli organi di controllo, con il supporto tecnico-operativo dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 59 del 4 aprile 2023, che regolamenta il RENTRI, stabilisce le caratteristiche generali del nuovo sistema, mentre i successivi Decreti Direttoriali ne definiscono le precise modalità operative.
Di cosa si tratta? Il registro elettronico nazionale apporta modifiche al classico registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti, ai formulari identificativi dei rifiuti e alla loro vidimazione. Si tratta quindi di un nuovo obbligo di trasmissione di dati e di compilazione del registro.
Chi si deve iscrivere? I soggetti obbligati sono: gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi, gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi, i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.
Quando ci si deve iscrivere? Il decreto stabilisce che, dalla data di entrata in vigore dello stesso, l’iscrizione verrà effettuata “a scaglioni”:
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a decorrere dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025 si iscriveranno le imprese produttrici di rifiuti speciali con più di cinquanta dipendenti e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali (rientrano in questa fattispecie anche le imprese di autotrasporto operanti nel settore rifiuti);
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a decorrere dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025 si iscriveranno le imprese produttrici di rifiuti speciali con più di dieci dipendenti;
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a decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026 si iscriveranno le imprese produttrici di rifiuti speciali pericoloso con un numero di dipendenti inferiore o uguale a dieci.
Quanto costa? Per ogni unità locale sono previsti dei diritti di segreteria e dei contributi annuali di diverso importo in base alla categoria di appartenenza dell’impresa: si parte dai 10 euro di diritti di segreteria fino a massimo 100 euro di contributi annuali per alcune tipologie di imprese.
Sono previste sanzioni? La mancata o irregolare iscrizione al RENTRI secondo le tempistiche e le modalità definite dal D.M. 04 aprile 2023, n. 59, comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da € 500,00 a € 2000,00 per i rifiuti non pericolosi e da € 1000,00 a € 3000,00 per i rifiuti pericolosi.
Per ogni chiarimento o informazione visitare il sito www.rentri.gov.it oppure contattare l’Ufficio Ambiente del CATA.
Dott.ssa Eleonora Salvadego
Tel. 0437 851367
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Tags: ambiente, CATA, Centro Consorzi, rifiuti , tracciabilità, eleonora salvadego, registro, RENTRI